La Biblioteca statale oratoriana annessa al Monumento nazionale dei Girolamini di Napoli è una biblioteca specializzata in Teologia cristiana, Filosofia, Chiesa cristiana in Europa, Storia della Chiesa, Musica sacra e Storia generale dell’Europa. Ospitata nell’Oratorio dei Girolamini, contrariamente agli usi degli ordini monastici, che non ammettevano il pubblico nelle loro biblioteche, l’Istituto dal 1586 fu aperto al pubblico. La Biblioteca è una delle più ricche del Mezzogiorno e la più antica tra quelle napoletane, a lungo frequentata da Giambattista Vico. Nel 1727 i padri oratoriani, su consiglio di Vico, acquistarono la Biblioteca di Giuseppe Valletta che comprendeva una ricca collezione di testi giuridici, filosofici, religiosi e letterali del Seicento e del Settecento napoletano. La Biblioteca, che dipende dal Ministero per i beni e le attività culturali, è ubicata in quattro stupende sale settecente-che e due moderne dello straordinario complesso monumentale dei Girolamini. Ha un patrimonio librario di circa 159.700 unità tra volumi ed opuscoli, tra i quali 137 stampati musicali, 5.000 edizioni del Cinquecento, 120 incunabili, 10.000 edizioni rare e di pregio, 485 periodici, una quantità non ancora determinata di microfilm e ritratti. Diversi i fondi che hanno arricchito il patrimonio dell’istituto tra i quali 5.057 volumi del Fondo Agostino Gervasio, i cui testi trattano di archeologia, numismatica, bibliografia e letteratura classica, il Fondo Filippino, prevalentemente di storia ecclesiastica, sacre scritture e teologia, il Fondo Giuseppe Valletta, contenente edizioni rare del XVI e XVII secolo costituiti da classici latini e greci, storia e filosofia, e i 940 volumi del Fondo Valeri che riguardano la storia di Napoli e dell’Italia meridionale.